Ma come si fa a guardare il mare
E pensare a come poterci guadagnare
Il mare di quelli che la prima volta l’hanno fatto al mare
Il mare di chi “appena posso me ne vado al mare”
Il mare dove siamo io, voi e il mare
Il mare che dove la porto se non la porto al mare
Il mare che non c’ho una lira perciò la porto al mare
Il mare che ovunque è sempre il tuo mare
Il mare che se m’innamoro faccio pace col mare
Il mare dove hai imparato a farti scottare
venerdì 20 luglio 2012
martedì 1 maggio 2012
«Crepare di Maggio ci vuole tanto troppo coraggio»
Così cantava Fabrizio De André quando
trascorrevamo un’intera giornata sotto il palco di San Giovanni per
festeggiare i diritti dei lavoratori, per celebrare la vita o
semplicemente per ascoltare il concerto che tanto aspettavamo, il
concerto della riscossa, della “guerra santa dei pezzenti” citando un
altro affezionato di quel palco, perché se “gli eroi son tutti giovani e
belli” non vuol dire che tutti i giovani e belli sono eroi.
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