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sabato 4 gennaio 2014

Asimov, ovvero il futuro ancora nelle mani degli uomini e non del profitto e della tecnologia

“Asimov aveva previsto che nel 2014...” è questo il tormentone (giusto per giunta) che ci ripetiamo in questi primi giorni dell'anno ma sempre per enunciare alcune delle invenzioni tecnologiche previste da uno dei più grandi scrittori di fantascenza insieme a Clarke e Bradbury, quasi che i cambiamenti nel futuro siano legati esclusivamente a al progresso tecnologico, agli oggetti che riusciremo a creare o solo più semplicemente perché l'informazione a cui ci siamo abituati tende a rimanere in superfice.
Cinquanta anni fa, nel 1964, lo scrittore Isaac Asimov, notissimo per i suoi romanzi fantascientifici, scrisse un pezzo per il New York Times con le sue previsioni per il mondo del 2014. Partendo da quanto visto alla Fiera Mondiale di New York Asimov immaginava televisioni in 3d, città sotterranee e colonie sulla Luna. Alcune di queste idee si sono avverate, altre sono rimaste sogni confinati alla fantascienza.leggi tutto

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