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venerdì 20 giugno 2014

La recensione di UNA BELLA BICI CHE VA

Da quando esiste la bicicletta ha sempre avuto una romantica via preferenziale nella letteratura rimanendo protagonista imbattuta – dai suoi successori a motore- nelle pagine dei libri.

Perché è un mezzo che ha una sua personalità, che ti richiede una partecipazione fisica ed emotiva e quindi una complicità che gli altri mezzi di locomozione non meritano. La bicicletta non deve chiedere scusa a nessuno perché è discreta, silenziosa, non inquina. La bicicletta è facile da capire, chiunque può aggiustarla, ognuno è in grado di sollevare la sua, si può portare ovunque e si può lasciare dove si vuole se non si ha il tempo o la voglia di usarla: in cantina, sul terrazzo o vicino al proprio letto. La bici è alla portata di tutti. La bici è Libertà. Ci restituisce consapevolezza, contatto con il mondo, tranquillità, soprattutto in città caotiche dove il trasporto a motore privato - ma ahimè anche pubblico - si è trasformato in una gara a chi è più stronzo. leggi tutto

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