“Non è mai troppo tardi”, fiction
in due puntate andate in onda su Rai Uno il 24 e il 25 febbraio 2014 con Claudio Santamaria è uno dei pochi momenti in cui la Rai torna a fare servizio pubblico. Film che si inserisce
nel filone delle ricostruzioni storiche, non sempre riuscite, della vita di
personaggi che hanno lasciato un segno nella recente storia d’Italia.
Questa volta la rete ammiraglia di Viale Mazzini lo fa ricordando la figura di Alberto
Manzi, maestro e pedagogo, che sullo stesso canale faceva un programma, dal
titolo “Non è mai troppo tardi” (appunto) che si prefiggeva il compito di
insegnare a leggere e a scrivere a quelle persone che non avevano più l’età per
andare a scuola. Il programma era sostenuto dal Ministero della Pubblica
Istruzione. Mi sembra una buona occasione per la Rai per ricordarsi e
ricordarci di quella che è la sua missione originaria, cioè quella di fare
trasmissioni (prodotti direbbero adesso) di una qualche utilità pubblica e
interesse culturale.
mercoledì 26 febbraio 2014
La recensione di CRONACHE DA UN MANICOMIO CRIMINALE
Un testo necessario “Cronache da un manicomio criminale”, di Dario
Stefano Dell’Aquila e Antonio Esposito (edizioni Dell’Asino, euro
12,00), con prefazione di Assunta Signorelli che racconta le condizioni
degli Opg (Ospedale psichiatrico giudiziario) nella prima metà degli
anni settanta, proprio mentre si discuteva della legge Basaglia, la
numero 180 del 13 maggio 1978.
La narrazione è centrata sulla
testimonianza-denuncia (e per la prima volta trascritta in versione
integrale), di Aldo Trivini, detenuto dal ’72 al ’74 nell’Opg di Aversa;
a conferma e integrazione di questa testimonianza ne sono riportate
altre di diversi detenuti dello stesso Opg. - leggi tutto
venerdì 21 febbraio 2014
I compagni e il Prc di Roma ricordano Sante Moretti
C’era la famiglia, i compagni, c’eravamo in tanti, ma era come se ci
fossimo tutti, compresi quelli che non sono potuti venire, ieri sera in
Via Dancalia 9 alla commemorazione del compagno Sante Moretti, che ci ha
lasciati pochi giorni fa. Era come se ci avesse convocati Sante stesso,
come faceva lui chiamandoci per telefono uno per uno, ed eravamo lì
tutti puntuali, anzi in anticipo, e non accade spesso, eccezion fatta
per il segretario Paolo Ferrero che, invitato ad una trasmissione
televisiva (ed anche questo non accade spesso), è arrivato con qualche
minuto di ritardo: ”Scusate il mio ritardo, ma sono sicuro che Sante mi
avrebbe detto di andarci”, ed è proprio cosi, Sante non badava molto
alle formalità, per lui l’importante era il risultato, prima di tutto
veniva la causa della collettività. leggi tutto
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lunedì 17 febbraio 2014
Woody Allen e la crisi economica
Nel suo ultimo film, Blue Jasmine
, Woody Allen affronta il tema della crisi economica. Le due grandi categorie
sociali, in eterna lotta tra di loro,i ricchi e i poveri, sono rappresentate da
due sorelle entrambe adottate: Jasmine e Ginger. La prima ha sposato un ricco
uomo d’affari, Hal e vive a Park Avenue
(New York) e l’altra fa la commessa in un supermercato di San Francisco;
Ginger: “è andata così perché lei ha i geni giusti” ironizza l’autore.
La dimensione famigliare in cui
si svolge la scena, permette al regista di analizzare con maggiore profondità i
diversi aspetti psicologici derivanti dall’arrivo di inaspettate difficoltà.giovedì 13 febbraio 2014
La recensione di IN FUGA DAL SENATO
In fuga dal senato (chiarelettere, pagine 310, euro 13,90), l’ultimo lavoro e l’ultima testimonianza di Franca Rame.
“Il più misero fra gli uomini è quello che manca di conoscenza”, questo è lo spirito e il titolo del primo paragrafo del prologo. In quelle pagine Franca Rame fa una sintesi delle esperienze che l’hanno formata politicamente, ma anche delle storie di lotte sociali e politiche che hanno portato alla sua elezione con oltre mezzo milione di preferenze a Senatrice della Repubblica.
La Rame riprende con In fuga al senato a raccontarci da dove ci aveva lasciati con “Una vita all’improvvisa” (2009 Editore Guanda), libro autobiografico scritto con Dario Fo. Il prologo sottolinea dunque l’importanza della conoscenza per poter partecipare in maniera consapevole e responsabile alla trasformazione del mondo in cui viviamo.leggi tutto
“Il più misero fra gli uomini è quello che manca di conoscenza”, questo è lo spirito e il titolo del primo paragrafo del prologo. In quelle pagine Franca Rame fa una sintesi delle esperienze che l’hanno formata politicamente, ma anche delle storie di lotte sociali e politiche che hanno portato alla sua elezione con oltre mezzo milione di preferenze a Senatrice della Repubblica.
La Rame riprende con In fuga al senato a raccontarci da dove ci aveva lasciati con “Una vita all’improvvisa” (2009 Editore Guanda), libro autobiografico scritto con Dario Fo. Il prologo sottolinea dunque l’importanza della conoscenza per poter partecipare in maniera consapevole e responsabile alla trasformazione del mondo in cui viviamo.leggi tutto
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